Update per il Pediatra
Meningite e adolescenti

Uno studio italiano delinea l’impatto delle infezioni meningococciche invasive

19 Ott 2023

In questa terza uscita della campagna “Meningite e adolescenti: un dialogo per la prevenzione” proponiamo un’analisi degli obiettivi e dei risultati dello studio epidemiologico italiano MAGLIO sull’impatto del meningococco.

 

a cura di Piercarlo Salari, pediatra e divulgatore medico scientifico – Milano

 

Gli studi epidemiologici, com’è noto, consentono di acquisire informazioni utili non soltanto sulla diffusione di patogeni e condizioni cliniche, ma anche sul relativo andamento temporale, sulla distribuzione nella popolazione pediatrica e adulta e talvolta sul loro impatto economico-sanitario. È il caso di un’indagine retrospettiva sulle infezioni invasive da Neisseria meningitidis (IMD), denominata MAGLIO (epideMiological Analysis on invasive meninGococcaL disease in Italy: fOcus on hospitalization from 2015 to 2019): si tratta di eventi che possono colpire tutte le fasce d’età, caratterizzandosi con una progressione rapida e spesso gravata da complicanze irreversibili, quando già non letali. Le forme più comuni sono la meningite e la setticemia che, a seconda del ceppo di meningococco, si può declinare in differenti quadri di emergenza, shock settico e porpora fulminante in primis. L’indagine in questione presenta un aspetto di particolare interesse: essa è stata infatti intrapresa con la finalità di tracciare un profilo della realtà italiana, che talvolta, in mancanza di studi specifici, viene stimata o teorizzata sulla base delle informazioni estrapolate da pubblicazioni scientifiche o da banche dati di altri Paesi.

 

Razionale e obiettivo dello studio

Di tutti i sierogruppi di Neisseria meningitidis noti sono cinque quelli più frequentemente responsabili di IMD (A, B, C, Y e W), la cui distribuzione è differente in rapporto alla zona geografica e talvolta presenta delle variazioni nel corso del tempo. Per esempio, il sierogruppo B (MenB) risulta prevalente in molte aree del mondo, Europa compresa, ed è il più comune in Italia, dove ha registrato una tendenza all’aumento (dal 36,3% dei casi nel 2016 al 67% nel 2020).

Un altro dettaglio importante riguarda la popolazione target di MenB: sono infatti a maggior rischio due fasce d’età, rispettivamente quella compresa tra 0 e 4 anni, in cui l’81% dei casi di IMD è causato da questo sierogruppo di meningococco, e quella dei giovani adulti (15-24 anni), nella quale il MenB è stato isolato in oltre l’87% dei casi. Naturalmente i programmi di vaccinazione adottati dai singoli Paesi sono un ulteriore fattore in grado di influenzare la prevalenza dei sierogruppi.

Come poc’anzi accennato, gli autori dello studio MAGLIO hanno voluto delineare il profilo nazionale delle IMD dal punto di vista sia epidemiologico sia economico-sanitario, partendo dalla valutazione delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) di centri pubblici e privati dei pazienti ricoverati per IMD nel periodo 2015-2019.

 

Risultati

Nel 2019 in Italia sono stati registrati 237 ricoveri complessivi per infezioni meningococciche, dei quali il 93,7% è stato dovuto a forme acute e il restante 6,3% a necessità di carattere riabilitativo o di assistenza a lungo termine. Circa i due terzi (71,1%) dei ricoveri ospedalieri sono risultati associati a una diagnosi di IMD correlata a meningite meningococcica o a meningococcemia e concentrati nella fascia d’età 0-4 anni – con un picco in particolare nei primi 12 mesi di vita – e in quella 15-19 anni (Fig. 1).

 

Figura 1. Incidenza dei ricoveri per IMD nel periodo 2015-2019 (mod. da Tascini C, Iantomasi R, Sbrana F, et al. MAGLIO study: epideMiological Analysis on invasive meninGococcaL disease in Italy: fOcus on hospitalization from 2015 to 2019. Intern Emerg Med 2023;18:1961-1969. https://doi.org/10.1007/s11739-023-03377-7).

 

Nell’intero periodo di osservazione si è rilevata la tendenza verso una riduzione media dell’1,2% del numero di ricoveri annuali, ma con alcune differenze territoriali: il calo, infatti, è stato più elevato nelle regioni nord-orientali (-8,5%) e meno rilevante in quelle centrali (-3,9%), mentre nell’area Nord-Ovest e nel Sud del Paese si è verificato un aumento del 3,3% delle ospedalizzazioni di casi acuti. La mortalità intraospedaliera si è verificata in circa il 12% dei casi ed è risultata più elevata in associazione a shock settico con o senza meningite rispetto a sindrome meningea, in linea con le segnalazioni già pubblicate in precedenza nella letteratura scientifica (Fig. 2).

 

Figura 2. Principali quadri clinici associati a mortalità (mod. da Tascini C, Iantomasi R, Sbrana F, et al. MAGLIO study: epideMiological Analysis on invasive meninGococcaL disease in Italy: fOcus on hospitalization from 2015 to 2019. Intern Emerg Med 2023;18:1961-1969. https://doi.org/10.1007/s11739-023-03377-7).

 

Un ulteriore elemento rilevato dagli autori è la differenza tra i dati del Servizio sanitario e quelli ricavati dalle SDO: i primi, infatti, hanno sottostimato il numero di casi di IMD, con delle discrepanze variabili da un anno all’altro che hanno raggiunto il 7%.

Lo studio MAGLIO ha anche fornito una stima dell’impatto economico dei ricoveri, che ha superato i 2 milioni di euro – di cui il 98,1% per i casi acuti, l’1,8% per la riabilitazione e lo 0,1% per le cure a lungo termine – e dal 2015 al 2019 ha registrato un aumento annuo dell’1,3%.

 

Osservazioni conclusive

Dal 2015 al 2019 i ricoveri per IMD in Italia hanno mostrato una lieve diminuzione, più marcata nella fascia d’età 0-1 anno presumibilmente per l’introduzione della vaccinazione, ma la mortalità è rimasta nel complesso elevata, analogamente al costo dei ricoveri. Questi dati, oltre a restituire un’immagine realistica del panorama nazionale, denotano e confermano il carattere di imprevedibilità delle infezioni meningococciche, il cui andamento, attestato dai ricoveri ospedalieri, può mostrare delle variazioni improvvise e inattese nel corso del tempo. Una seconda riflessione riguarda l’importanza dei programmi vaccinali: un effetto positivo è già emerso nelle fasce d’età più basse, ma resta doveroso prestare la debita attenzione alla popolazione esposta al secondo picco di incidenza, ossia gli adolescenti. È bene infine ricordare due aspetti clinici: il vasto spettro di patogenicità del meningococco, attestato dall’eterogeneità dei quadri clinici, e il notevole carico assistenziale. A tale riguardo va precisato che, per quanto i costi maggiori siano rappresentati dai ricoveri, i pazienti che sopravvivono alla fase acuta vanno spesso incontro a degli esiti permanenti e gravosi: la disponibilità di strumenti di prevenzione delinea e impone la strada da percorrere nel prossimo futuro, dimostrando che l’adozione di strategie mirate e pianificate rappresenta l’approccio più efficace per contrastare un patogeno che proprio per le sue subdole caratteristiche microbiologico-comportamentali e la sua elevata invasività non dovrebbe essere mai sottovalutato.

 

Diamo appuntamento alla prossima newsletter, con la quale condivideremo alcuni aspetti di patologia clinica relativi a meningite e porpora fulminante.

 

Bibliografia

  • Tascini C, Iantomasi R, Sbrana F, et al. MAGLIO study: epideMiological Analysis on invasive meninGococcaL disease in Italy: fOcus on hospitalization from 2015 to 2019. Intern Emerg Med 2023;18:1961-1969. https://doi.org/10.1007/s11739-023-03377-7
  • Rosenstein NE, Perkins BA, Stephens DS, et al. Meningococcal disease. N Engl J Med 2021;344:1378-1388. https://doi.org/10.1056/NEJM200105033441807
  • Purmohamad A, Abasi E, Azimi T, et al. Global estimate of Neisseria meningitidis serogroups proportion in invasive meningococcal disease: A systematic review and meta-analysis. Microb Pathog 2019;134:103571. https://doi.org/10.1016/j.micpath.2019.103571
  • Stoof SP, Rodenburg GD, Knol MJ, et al. Disease Burden of Invasive Meningococcal Disease in the Netherlands Between June 1999 and June 2011: A Subjective Role for Serogroup and Clonal Complex. Clin Infect Dis 2015;61:1281-1292. https://doi.org/10.1093/cid/civ506

 


 

La campagna “Meningite e adolescenti: un dialogo per la prevenzione” di Pacini Editore Medicina è articolata in 6 newsletter, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare il clinico sul tema della meningite, affinché acquisisca una sempre maggiore consapevolezza su questa patologia.
Dialogheremo con il medico, offrendogli gli strumenti utili per una comunicazione empatica con il suo paziente, verso un futuro in cui la meningite può essere sconfitta.

 

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