La sindrome di Kawasaki

da We People il magazine della rete pediatrica toscana

Alberto Zanobini

Direttore Generale, AOU Meyer, Firenze

Questo numero di We People dedicato alla sindrome di Kawasaki rappresenta un esempio concreto di come la Rete pediatrica Toscana, nata nel 2016, abbia spiccato un ulteriore salto di qualità: se infatti nei primi anni gli sforzi si sono necessariamente concentrati sugli aspetti più strutturali e sulla dimensione clinico-organizzativa, negli ultimi tempi la Rete si è dimostrata sempre più capace anche di esprimere una potenzialità nell’ambito della ricerca.

Un lavoro sul campo che coinvolge e valorizza tutte le professionalità, spesso eccellenti, della nostra Regione. I risultati di questo impegno profuso nei laboratori, ma anche in corsia, accanto ai letti dei piccoli pazienti, non si sono fatti attendere: proprio nei mesi più difficili della pandemia, il professor Simonini e gli altri colleghi regionali sono stati pronti a dare il loro contributo allo studio degli effetti dell’infezione da coronavirus su alcuni pazienti in età pediatrica, riuscendo a ottenere un finanziamento regionale dedicato alla relazione tra la sindrome di Kawasaki e il COVID.

La pandemia ha contribuito in modo determinante ad aprirci gli occhi sull’importanza della ricerca e ha dimostrato che questa non deve essere chiusa in se stessa. Per raggiungere risultati, è necessario superare le barriere dei singoli centri, ma anche i confini regionali per aspirare a una dimensione nazionale e addirittura internazionale.

In questa direzione va anche il percorso intrapreso dall’Ospedale Meyer per essere riconosciuto come istituto di ricerca.

Un’altra consapevolezza che abbiamo acquisito grazie alla pandemia è che nei tempi turbolenti che stiamo attraversando occorre fare sistema. Questo vale in generale come bussola per orientarsi nella crisi del mondo contemporaneo, ma anche nell’ambito della ricerca. Alleanze e collaborazioni sono quanto mai auspicabili perché è grazie a questi sforzi congiunti che si salvano vite. L’esempio più rappresentativo è forse quello dei vaccini. Per realizzarli, sono nate sinergie tra le realtà profit, come le reti farmaceutiche, e centri di ricerca pubblici. E questi sforzi hanno permesso di assestare un colpo decisivo nella battaglia contro il COVID.

È quindi con grande piacere che vi invitiamo a sfogliare le pagine di questo numero, che mette in rete il meglio del sistema sanitario pediatrico toscano.

L’ideazione e la composizione degli articoli restituiscono una comunione di intenti che incarna il programma che avevamo stabilito per questa rivista quando abbiamo scelto di chiamarla We People.

Un nome che aveva l’ambizione di essere una sorta di manifesto.

Una dichiarazione di intenti che spingeva nella direzione del superamento della visione egocentrica dell’I People per andare verso una dimensione di collaborazione a tutti livelli: all’interno del Meyer e nella Rete toscana, ma anche nella rete degli ospedali pediatrici italiani riuniti in AOPI.

Siamo convinti che i frutti della ricerca siano sempre il frutto del lavoro di menti, saperi e professionalità diverse. E questo frutto, nato all’interno della comunità scientifica, ci offre speranza per il futuro.

Leggi il fascicolo monotematico sulla sindrome di Kawasaki