La gestione della tosse nei bambini

Da Italian Journal of Pediatric Allergy and Immunology, organo ufficiale SIAIP

Riassunto

La tosse è un sintomo comune tra i bambini, che è all’origine di molte consultazioni e influisce sulla qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie. Clinicamente, la tosse è descritta da una forte espulsione di aria dai polmoni che si esprime con un suono caratteristico.
In genere, la tosse è autolimitante (tosse acuta) poiché tra i bambini sani è più spesso indotta da infezioni del tratto respiratorio scatenate da agenti patogeni virali, batterici e fungini delle vie aeree. Nei bambini di età ≤14 anni, una tosse che dura più di 4 settimane è considerata cronica e necessita di protocolli di gestione specifici che tengano conto di un approccio sistematico validato per stabilire la causa e iniziare un trattamento appropriato.
Parole chiave: bambini, tosse cronica, tosse pediatrica

Introduzione

La tosse rappresenta un’importante reazione fisiologica all’irritazione delle vie aeree e mira a difendere le vie respiratorie liberandole dagli agenti irritanti e dal muco extra¹. Clinicamente, la tosse inizia con una fase inspiratoria, poiché l’inalazione di aria allunga i muscoli espiratori. Successivamente, la fase compressiva consiste in una breve chiusura della glottide per aumentare il volume polmonare durante una contrazione preliminare dei muscoli espiratori che determina un chiaro aumento della pressione intratoracica. Infine, la fase espiratoria inizia con l’apertura della glottide e il rilascio di un flusso d’aria ad alta velocità. Ciò determina una compressione dinamica delle vie aeree e un flusso d’aria ad alta velocità che crea il caratteristico suono della tosse e favorisce la clearance mucociliare.

Definizione

La durata della tosse è solitamente < 2 settimane, ma può essere più lunga in una piccola minoranza di bambini. Se la tosse persiste per più di 4 settimane in bambini di età ≤ 14 anni, viene definita cronica². Quando si ha a che fare con un bambino affetto da tosse privo di un particolare quadro obiettivo e anamnestico, bisogna innanzitutto stabilire se il bambino ha una tosse “normale”. Per “tosse attesa” si intende la tosse pediatrica che riflette le comuni infezioni delle vie aeree superiori e che dura meno di 2-3 settimane³.
Secondo le linee guida internazionali, un bambino tossisce in media 10 volte al giorno, ma il limite superiore alla norma arriva fino a 140 volte. Questo dato chiarisce una cosa semplice: i valori normali della tosse sono molto eterogenei nella popolazione pediatrica⁴.

Fisiopatologia

L’attivazione della tosse è legata a stimoli meccanici o chimici nelle vie aeree che agiscono attraverso i recettori della membrana neuronale. Le vie di conduzione di questi impulsi partono dalle fibre C e dalle fibre Aδ che corrono all’interno del nervo vago, provenienti da neuroni del sistema nervoso periferico situati a livello del ganglio giugulare e del ganglio nodoso. Va considerato che i sottotipi di fibre Aδ sono solitamente sensibili solo agli stimoli meccanici; tuttavia, sembra che svolgano un ruolo chiave nei meccanismi neuropatici di amplificazione della tosse.
A loro volta, le terminazioni nervose nel sistema nervoso centrale di queste fibre fanno sinapsi con altri neuroni situati a livello del nucleo del tratto solitario, da cui hanno origine le vie ascendenti sottocorticali e corticali; queste sono responsabili del controllo centrale della tosse, che può avere anche una componente volontaria del riflesso, come dimostrato da studi di risonanza magnetica funzionale.

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