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Dermatologia

SOS psoriasi

15 Mar 2016

La psoriasi è una comune malattia infiammatoria della pelle, talvolta cronica, spesso recidiva.
Spesso alla pelle non diamo una forte importanza, cosa sbagliata, dato che è l’organo che definisce l’immagine del nostro corpo ed influenza le nostre relazioni sociali.
Nonostante i progressi della medicina ancora non esiste una cura definitiva e la scelta del trattamento dipende da considerazioni relative riguardo alla gravità della malattia in quel momento. Il medico ha comunque una grande responsabilità: talvolta l’impatto della malattia è forte che condiziona le scelte lavorative o la carriera di chi ne soffre, ma anche le sfere più intime e personali. Ben il 2,8% della popolazione italiana, con un eccesso di casi nel sesso maschile, ne soffre.
Idealmente, una misura di gravità della psoriasi dovrebbe tenere in considerazione i seguenti parametri: estensione delle lesioni, intensità dei segni locali e sintomi come il prurito, comorbilità, grado di disabilità sociale e psicologico connesso con la presenza della malattia e risposta a precedenti terapie.

 

Alcuni cenni storici

Le prime descrizioni che riguardano la psoriasi compaiono nei codici Assiro Babilonesi, oltre 4000 anni fa, e nei papiri egiziani.
Ippocrate nel V secolo a.C. fornisce una descrizione piuttosto dettagliata di alcune lesioni desquamative mentre Celso consiglia di ridurre la malattia con preparati allo zolfo.
Per oltre mille anni la conoscenza e la terapia della dermatosi non fa progressi ed i medici consigliano i pazienti di avvalersi di bagni con acque sulfuree, di fanghi, di pomate grasse o di olii veicolanti catrami e preparati sulfurei.

La malattia verso la fine del XVIII secolo diviene nota come “lepra di Willan” quando i dermatologi inglesi Robert Willan (1757-1812) e Thomas Bateman la differenziano rispetto ad altre malattie della pelle e ne chiariscono le manifestazioni e complicanze.

I più famosi dermatologi del XIX secolo si dedicarono all’approfondimento dello studio della malattia, la quale a loro parere era sistemica. Solo nel 1841 ad opera del dermatologo austriaco Ferdinand von Hebra venne finalmente dato il nome definitivo di psoriasi, derivato dal termine greco psora che significa appunto prurito.

La malattia sviluppa i primi segnali solitamente tra i 15 ed i 25 anni ed è legata al sistema immunitario. I fattori scatenanti potrebbero essere il fumo, l’obesità, problemi legati al metabolismo e soprattutto lo stress.

 

Il ruolo della vitamina D

Un ruolo importante nella malattia è giocato dalla vitamina D. Il ruolo di questo nutriente è importante per diverse ragioni:

  • in grado di modulare il sistema immunitario
  • è importante nel turnover della cheratinocita
  • è coinvolto per l’integrità della barriera cutanea (evitare quindi una condizione infettiva ed infiammatoria)

Diversi sono i percorsi ed i trattamenti, e ti invitiamo ad informarti di più su questo studio appena pubblicato Gestione clinica della psoriasi – Per il medico di medicina generale e lo specialista ambulatoriale dei Dott. Luigi Naldi, Paola Pini e Giampiero Girolomoni e scaricabile gratuitamente.

 

A cura di Silvia Maculan

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