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Alimentazione

Il ruolo del microbiota per il benessere del corpo e della mente

14 Set 2016

Il mondo della gastroenterologia negli ultimi anni ha avuto una evoluzione veloce, soprattutto in campo dell’alimentazione e della nutrizione. Alcuni alimenti infatti sostengono lo “star bene”, mentre altri agiscono in senso opposto e mettono anche in pericolo la salute.

Sappiamo bene a cosa servono proteine, glucidi, grassi, vitamine e sali minerali e qual è il contenuto nutrizionale dei singoli alimenti, ma solo dal 2000 e con la possibilità di decodificare il DNA, si è arrivati alla svolta. Ora è possibile conoscere anche tutti i batteri presenti nel nostro intestino, definiti microbiota intestinale. Le tecniche precedenti permettevano di coltivare ed approfondire solo i batteri aerobici (che non muoiono nell’aria), come quelli presenti nelle feci.

Alcuni ricercatori parlano di superorganismo, dato che il microbiota è composto da microrganismi (batteri, virus e funghi) tali da superare di ben 10 volte il totale delle cellule dell’organismo. Lo stato del microbiota è in grado di condizionare, sia in meglio che in peggio, la salute di tutto l’organismo. Il microbiota sano interagisce con la barriera intestinale in modo intelligente (ci sono alcuni lattobacilli ad esempio che fanno da protezione ai batteri pericolosi).

Il microbiota stimola il sistema immunitario localizzato lungo tutto il tratto gastrointestinale, ricchissimo di cellule deputate alle difese dell’organismo mantenendolo in piena efficienza (anche per l’apparato respiratorio o cutaneo).

 

Quali sono le sue funzioni?

  • Digestione di alcuni nutrienti (carboidrati complessi)
  • Sintesi di vitamine (K e B)
  • Trofismo delle cellule del colon
  • Stimolazione del sistema immunitario
  • Controllo dei batteri patogeni
  • Mantenimento della barriera intestinale

Se la barriera intestinale viene lesa o alterata, il sistema immunitario intestinale non vedrà la differenza tra i batteri lesivi e quelli sani e questo può causare reazioni gastrointestinali, infezioni respiratorie, urinarie, allergie, cefalee, ecc. Il core del microbiota si forma nei primi 3-4 anni di vita e tale rimarrà: può subire qualche modifica negli anni ma sarà diverse da continente a continente, ma anche da città a città.

L’alimentazione che difende il microbiota deve essere corretta ed equilibrata, e anche qui la dieta mediterranea è tra quelle più idonee per la selezione dei batteri: un’alimentazione ricca di cereali come frumento, riso, avena, mais e farro, frutta e verdura, pesce, carne e formaggi. E in tutto ciò la dieta mediterranea non esclude un alimento o un altro ed è la più equilibrata.

 

L’innovazione sta nel riconoscere che la scelta di ciò che mangiamo non soltanto determina l’apporto dei nutrienti indispensabili per “far funzionare” l’organismo, ma deve anche essere vista come opportunità di modulare quell’“organismo nell’organismo” (microbiota). La corretta modulazione del microbiota, infatti, condiziona in modo preponderante lo stato di salute e di malattia di tutti gli organi.

Nella corretta modulazione del microbiota rientrano anche le indicazioni a rispettare il ritmo interno circadiano: consumare più pasti frugali a orari corretti e mantenere questi orari nel tempo, evitando di consumare cibo nelle ore serali.

 

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A cura di Silvia Maculan

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