Psicoeducazione del paziente affetto da disturbo bipolare

 Giuseppe MAINA, Simona ARNODO, Stefano BRAMANTE (Scdu Psichiatria, Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga, Università Degli Studi Di Torino)

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Descrizione

Lo scopo di questo manuale è quello di fornire al medico e agli operatori sanitari uno strumento utile e facilmente applicabile per poter adottare i provvedimenti gestionali per il paziente e per la terapia nel disturbo bipolare. La gestione clinica e il trattamento del disturbo bipolare rappresentano infatti una sfida che lo specialista in psichiatria affronta quotidianamente nella pratica clinica e che richiede la messa in campo di varie competenze: dalla conoscenza approfondita della psicopatologia e dei trattamenti farmacologici, all’adozione di un corretto approccio dal punto di vista psicologico e psicoeducativo. Le difficoltà che s’incontrano nella cura dei pazienti affetti da disturbo bipolare sono dovute a molteplici ragioni:

  • il disturbo bipolare è spesso difficile da diagnosticare e viene confuso con altre patologie psichiatriche. Come evidenziato da alcuni studi, i pazienti possono attendere anche oltre dieci anni, a partire dal primo contatto con uno specialista, prima di ricevere una diagnosi corretta di disturbo bipolare;
  • lo specialista è spesso costretto a variare le cure a seconda delle fasi del disturbo e degli aspetti legati alla tollerabilità individuale;
  • la scarsa consapevolezza di malattia che spesso si presenta in tale disturbo comporta una bassa aderenza ai trattamenti e l’adozione di stili di vita insalubri che peggiorano la prognosi del disturbo.

Le linee guida internazionali sono concordi nel sottolineare che la terapia del disturbo bipolare è innanzitutto farmacologica e si fonda sull’impiego degli stabilizzatori dell’umore, vale a dire un gruppo di farmaci con due azioni principali (Bogetto e Maina, 2014):

  1. trattamento degli episodi acuti, senza incrementare il rischio di insorgenza di sintomi di polarità opposta;
  2. significativa riduzione del rischio di future ricorrenze. Tuttavia, per la corretta gestione e trattamento del paziente affetto da disturbo bipolare, in particolare per la prevenzione delle ricorrenze di malattia, è importante affiancare alla terapia psicofarmacologica degli interventi psicoeducativi che permettano al paziente di acquisire un bagaglio di informazioni sulla patologia di cui soffre, con l’obiettivo di migliorarne la prognosi nel lungo termine.

La psicoeducazione è un training che, attraverso un lavoro cognitivo-comportamentale individuale o di gruppo, migliora le competenze dei pazienti sul disturbo con la finalità di sviluppare comportamenti maggiormente adattativi e funzionali. In letteratura sono presenti diversi lavori che sottolineano l’efficacia di tale strategia terapeutica, sia quando rivolta verso i pazienti (Rouget et al., 2007; Colom et al., 2004) che verso i caregiver  (Reinares et al., 2008), a tal punto che le più recenti linee guida internazionali la indicano come valido intervento terapeutico (CANMAT, 2013). Il seguente manuale è stato concepito in modo tale da poter essere consultato sia dagli operatori sanitari, che dai pazienti e presenta una struttura suddivisa in sette capitoli, che a nostro giudizio rappresentano diverse aree tematiche di fondamentale importanza in un programma di psicoeducazione di una persona affetta da disturbo bipolare.

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