Insuline rapide: attualità clinico pratiche

Claudio Maffeis - Giuseppe Marelli

ISBN: 978-88-3379-143-2
Anno: 2019

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Descrizione

L’introduzione degli analoghi dell’insulina ha modificato l’approccio terapeutico sia nel diabete mellito tipo 1 (DMT1) sia nel diabete mellito tipo 2 (DMT2), favorendone l’uso maggiore. Gli analoghi rapidi dell’insulina (RAI) ci hanno permesso di andare al di là del solo controllo della glicemia e della glicata. Esse, infatti, ci hanno consentito di personalizzare la terapia insulinica adattandola all’influenza che fattori nutrizionali, fisiologici e ormonali hanno nel mantenimento della omeostasi glicemica.

I pazienti hanno imparato ad apprezzare i vantaggi degli analoghi che, oltre all’indubbia efficacia, sono

  • la semplicità d’uso
  • la flessibilità negli orari
  • la possibilità di adeguare gli schemi terapeutici allo stile di vita.

Le evidenze scientifiche hanno verificato i benefici della terapia insulinica con gli analoghi in termini di assorbimento, durata d’azione e rischio di ipoglicemia. Rispetto all’insulina umana regolare, infatti, gli analoghi RAI hanno un profilo farmacocinetico molto più simile, in termini di durata, al profilo medio dell’insulina endogena secreta durante il pasto; ciò determina un migliore controllo della glicemia post-prandiale (PPG) e un minor rischio di ipoglicemia.

Lo sviluppo degli analoghi dell’insulina ha centrato l’obiettivo di risolvere bisogni non risolti dalla terapia con l’insulina umana. Nella clinica, le scelte di un analogo rispetto a un altro sono principalmente guidate dalle caratteristiche dei mezzi a essi associati (ad esempio, facilità d’uso della penna o disponibilità di forme concentrate), dalla loro compatibilità con l’infusione continua di insulina sottocutanea o dall’approvazione in popolazioni speciali.

Tuttavia, nel corso degli anni, ulteriori bisogni sono emersi utilizzando gli analoghi stessi, grazie all’esperienza documentata della real life. A confrontare le cinetiche dell’insulina endogena con quella dell’analogo rapido, l’assorbimento dal sito d’iniezione è ancora “troppo lento” rispetto alla fisiologica secrezione d’insulina caratterizzata da un primo picco precoce o prima fase di secrezione insulinica ( 5 minuti) e un secondo picco meno pronunciato ma più prolungato.

Quindi è auspicabile la possibilità di anticipare e incrementare la disponibilità di insulina in circolo affinché i diversi meccanismi di controllo della PPG siano garantiti. Lo scenario a questo punto si apre su nuove molecole come l’insulina Faster Aspart o insulina ultrarapida che, in base alle evidenze disponibili, sembrerebbe favorire un miglior controllo della PPG.

Questo volume, con egida AMD, partendo dalla rivoluzione degli analoghi rapidi dell’insulina, apre alle nuove possibilità offerte dalle biotecnologie.

Mi auguro che sia un utile aggiornamento sull’attuale ruolo delle insuline rapide nella terapia del DMT1 e del DMT2 attraverso l’analisi delle peculiarità per l’uso clinico-pratico.

Le caratteristiche clinico-farmacologiche sono integrate da due casi clinici di frequente riscontro nella pratica clinica.

 

Amodio Botta

Direttore U.O. di Diabetologia e Nutrizione Clinica

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specialità “S. Giuseppe Moscati”, Avellino

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