Il trattamento della stipsi da oppioidi nell’anziano

Raffaele Antonelli Incalzi

Anno: 2021
Categoria:

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Descrizione

Monografia della  SOCIETÀ ITALIANA di GERONTOLOGIA e GERIATRIA (SIGG) 

Il trattamento della stipsi da oppioidi nell’anziano rappresenta un tema di notevole rilievo 1-5, sia sul piano clinico che economico, e implica innanzitutto una definizione condivisa del problema. I criteri diagnostici presuppongono l’insorgenza o il peggioramento della stipsi in rapporto alla terapia con oppioidi e la presenza di almeno due delle seguenti condizioni (Tab. I): 1) nel 25% delle evacuazioni: a) necessità di sforzarsi, o b) presenza di feci dure o grumose, o c) sensazione di evacuazione incompleta, o d) sensazione di ostruzione anorettale, o e) necessità di ricorrere a manovre di svuotamento, o f) meno di 3 evacuazioni spontanee per settimana; 2) necessità di ricorrere ai lassativi per ottenere feci normoformate 1. Si tratta quindi di una definizione molto precisa e non di una generica definizione di stipsi. La stipsi da oppioidi è un effetto avverso che si verifica nel 40-80% dei pazienti in trattamento con oppioidi. Differisce da altre forme di stipsi in quanto è una condizione iatrogena che si verifica per azione dell’oppioide sulla fitta rete di recettori μ a livello del sistema enterico, che influenzano una varietà di funzioni, tra cui motilità e la secrezione gastrointestinale e altri fattori che possono causare una disfunzione intestinale.

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Raffaele Antonelli Incalzi
Professore Ordinario di Medicina interna, Policlinico Universitario Campus

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