È ancora necessaria la vaccinazione antinfluenzale?

Stefania Maggi - CNR Istituto di Neuroscienze, Sezione Invecchiamento-Padova

Anno: 2021
Categoria:

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Descrizione

Monografia della  SOCIETÀ ITALIANA di GERONTOLOGIA e GERIATRIA (SIGG) 

Difficile prevedere come sarà questa stagione influenzale 2021-2022; quella 2020- 2021 è stata caratterizzata da una bassa incidenza di influenza, in Italia come in molti altri paesi. I motivi di questa mancata epidemia di influenza sono da ascrivere a diversi fattori che hanno agito in sinergia. In parte può aver contribuito l’aumento della copertura vaccinale in tutta la popolazione rispetto agli anni precedenti, ma sicuramente un ruolo chiave è da attribuire alle stringenti misure di protezione individuale messe in campo per contrastare il COVID-19: mascherine, distanziamento sociale, frequente lavaggio delle mani, chiusura di scuole ed esercizi commerciali, misure restrittive nelle RSA e negli ospedali. Nell’anziano, però, queste misure drastiche di contenimento, fondamentali e indiscutibili per la protezione virale, hanno avuto dei riflessi negativi in termini di salute fisica e mentale. In particolare nelle RSA e negli ospedali, la solitudine dovuta all’interruzione dei contatti con parenti e amici ha rappresentato una causa importante di depressione, di perdita di vita attiva, sia dal punto di vista cognitivo che fisico. L’isolamento ha rappresentato “il male minore” rispetto alla diffusione e, quindi, alla malattia e alla morte causata dal virus, ma ha comportato un’altra epidemia che ha colpito migliaia di anziani, un’epidemia di solitudine, di depressione e di paura. Inoltre, vedremo nel prossimo futuro l’impatto che l’aver dovuto rimandare visite e controlli, con conseguenti ritardi diagnostici, avrà sull’aumento delle complicanze e della mortalità anche per altre patologie… (continua a leggere)

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