Dislipidemie Lievi e Moderate

Gestione Clinica e ruolo dei nutraceutici


Anno: 2016

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Descrizione

Serie editoriale Disease Management, approfondimenti sulle moderne dinamiche clinico-assistenziali
SIMG Società Italiana di Medicina Generale

Alberico Luigi Catapano – Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università di Milano; IRCCS Multimedica, Milano

Gerardo Medea – Area di interesse Metabolica, Endocrinologica e Diabetologica della SIMG

Angela Pirillo – Centro per lo Studio dell’Aterosclerosi, Ospedale “E.Bassini”, Cinisello Balsamo, Milano; IRCCS Multimedica, Milano

Le malattie cardiovascolari (CV) rappresentano un’importante causa di mortalità, morbilità e invalidità, specialmente nei paesi occidentali. Esse, infatti, rappresentano la seconda causa di morte con il 45% sul e dei decessi. Inoltre, circa 5 persone adulte ogni 1.000 abitanti presentano una grave disabilità permanente a causa di una patologia cardiocircolatoria. Numerosi sono i fattori di rischio cardiovascolare (RCV) che contribuiscono a determinare questi risultati e tra di essi i principali sono: il fumo, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il diabete mellito, l’eccesso di peso corporeo e la vita sedentaria. In particolare, i grandi studi epidemiologici, condotti a partire dagli anni ’60 del XX secolo (Seven Countries Study, Framingham Heart Study, MRFIT), hanno chiaramente documentato l’esistenza di una correlazione diretta tra i livelli di colesterolo plasmatico e l’incidenza di manifestazioni cliniche di malattia CV aterosclerotica. L’ipercolesterolemia si accompagna, infatti, a un aumento significativo di morbilità e mortalità CV e numerosi studi hanno dimostrato una relazione lineare tra colesterolemia e RCV.

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