Mucca e la vita: un libro per insegnare ai bambini la resilienza

Una mucca è la protagonista di Mucca e la vita, il libro realizzato grazie al sostegno della Fondazione Meyer, destinato ai bambini che si trovano, già in tenera età, a dover fare i conti con il loro stato di salute.
La scrittrice e illustratrice si chiama Arianna Papini, vincitrice del Premio Andersen 2018 che spiega così la scelta del personaggio-protagonista:

“La mucca dà il latte ed è quindi prima di tutto una mamma, è un animale molto amato dai bambini, è molto grande e trasmette forza. Ma questa sua grandezza non la tiene lontana dalle difficoltà, come si vede dagli episodi raccontati nel libro, e questo aiuta i bambini a non sentirsi soli nei momenti difficili e a capire che certe situazioni fanno parte della vita e capitano anche agli esseri più grandi e forti”.

La mucca è inoltre il simbolo del Meyer, da tempo realizzo le copertine per We People, il magazine dell’Ospedale Meyer pubblicato da Pacini Editore, ecco un’altra delle motivazioni che hanno portato la scrittrice a pensare che Mucca meritasse di vivere e di diventare la protagonista del libro.

Entrando nel vivo della narrazione, Arianna Papini, spiega che le avventure di Mucca sono un modo per rappresentare ed aiutare i bambini ad affrontare il percorso di cura della loro malattia: il tafano con il suo grosso pungiglione potrebbe rappresentare la paura della puntura, il picchio che ride di lei è lo sguardo degli altri sulle proprie diversità e difficoltà, la sete è il desiderio delle cose che mancano e che, nonostante le cadute, possono essere raggiunte.
Mucca reagisce a tutte queste difficoltà con la forza e l’ottimismo ma anche con l’arte e la creatività diventando, nel suo cammino, sempre più resiliente.

Riguardo alle illustrazioni ci ha riferito di aver giocato con le distanze: “ci sono i primi piani ma ci sono soprattutto gli orizzonti. Sono questi, in particolare, di cui i bambini ricoverati spesso mi chiedono, proprio perché hanno bisogno di vedere uno spazio, un allargamento della prospettiva ristretta e sempre eguale in cui vivono ogni giorno, soprattutto quando la malattia è lunga o a volte è per sempre. L’orizzonte è consolatorio, è una apertura, perché spinge lo sguardo oltre e invita alla speranza.
Come la strada che Mucca, stanca e stremata, percorre in compagnia della farfalla e che appare più corta e meno impervia se non si affronta da soli.”

Con queste premesse non ci resta che scoprire il libro e fare tesoro, a nostra volta, delle avventure di Mucca.

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