Medicina di Famiglia e Specialistica
Malattie Gastrointestinali

Una strategia probiotica multitarget per il benessere intestinale: focus su Triobiotix 360®

29 Mag 2023
apparato-gastrointestinale

a cura di Piercarlo Salari, medico e divulgatore medico scientifico – Milano

 

Negli ultimi due decenni si è sviluppata la cosiddetta “biologia dei sistemi complessi”1, una disciplina trasversale improntata a un approccio olistico e multidisciplinare, che assimila il corpo umano a un multisistema condizionato e regolato da una varietà di fattori (genetici, alimentari, ambientali, culturali e sociali). In questa prospettiva è suggestiva e paradigmatica la caratterizzazione di pluralità di nicchie ecologiche microbiche presenti nel tratto gastro-intestinale, rappresentative di un sistema dinamico e interconnesso con l’organismo ospite a livello cellulare, metabolico, immunitario, neurocomportamentale ed emozionale: in altre parole, sin dalle prime epoche di vita, si instaura un “cross talk” per cui le differenti comunità microbiche, localizzate nei vari distretti “di confine” (microbiota intestinale, oro-faringeo, nasale, polmonare, cutaneo e uro-genitale), comunicano e interagiscono reciprocamente e con il sistema immunitario attraverso metaboliti e citochine2. Questo scenario risulta ancora più complesso in relazione a due elementi: ogni individuo, nonostante la presenza di un core comune deputato alle attività trofico-metaboliche basali, si differenzia per un profilo batterico del tutto personale, giustamente assimilato a un’impronta digitale, e la composizione del microbiota è destinata a registrare variazioni in condizioni sia fisiologiche (per esempio in rapporto all’età, al regime alimentare e allo stile e ambiente di vita) sia patologiche (esposizione ad antibiotici o radiazioni, obesità, condizioni di stress psicofisico). Una delle grandi sfide della ricerca scientifica è dunque la definizione di un microbiota sano (eubiosi), che si traspone nel concetto di benessere intestinale, genericamente definito come assenza non soltanto di disturbi ma anche di condizioni locali sfavorevoli, quali per esempio un aumento della permeabilità3: un concetto che può essere espresso anche in termini di armonico equilibrio tra assetto strutturale, microbico e funzionale e che può trovare nei prebiotici e probiotici importanti strumenti di supporto e di mantenimento4.

La disbiosi, per contro, si configura in un’alterata composizione di un consorzio microbico e si può associare a patologie sia gastrointestinali sia a carico di altri organi e distretti (apparato cardio-vascolare, respiratorio, cute, articolazioni, occhi, sistema metabolico, immunitario e nervoso centrale) 5.

 

L’importanza di una scelta ragionata

Alla luce di quanto premesso, appare evidente che, a prescindere dalla fisiologica variabilità interindividuale, è sempre opportuna una valutazione caso per caso, anche perché ogni probiotico si differenzia per una propria specificità funzionale a cui si correlano le sue indicazioni di impiego. Un altro interrogativo che si pone nella pratica quotidiana è se sia preferibile l’orientamento verso un preparato mono- o multiceppo: già diversi anni fa, quando le evidenze della letteratura scientifica erano notevolmente più limitate, era emersa un’efficacia superiore dei probiotici contenenti più specie batteriche6. Analogamente, un simbiotico, con la sinergia derivante dall’associazione di una componente probiotica e prebiotica, determina effetti più marcati, come dimostrato per esempio dalla riduzione del 50% più elevata rispetto al solo prebiotico di IL-16, una citochina proinfiammatoria7. Si può pertanto concludere che un simbiotico multiceppo offra migliori prospettive di un impatto più incisivo e al tempo stesso declinato su differenti target d’azione. Proprio queste sono le prerogative distintive di Triobiotix 360®, che saranno a breve dettagliate a partire dalla sua composizione.

 

Formulazione di Triobiotix 360®

Triobiotix 360® è un integratore alimentare a base di probiotici e prebiotici, arricchito con una miscela multiminerale ottenuta da Lithothamnium calcareum e acido ialuronico.

  • Blend probiotico: associazione di Bifidobacterium animalis lactis BLC1 (DSM 17741), Lactobacillus acidophilus LA3 (DSM 17742), Lactobacillus rhamnosus IMC 501 (DSM 16104), Lactobacillus paracasei IMC 502 (DSM 16105) e Streptococcus thermophilus SP4 (DSM 19385) per un totale di 100 miliardi di U.F.C. (Unità Formanti Colonia) per dose.
  • Componente prebiotica: BioEcolians®, un α-gluco-oligosaccaride ottenuto a partire da maltosio e saccarosio grazie a un processo enzimatico brevettato, che garantisce la riproducibilità delle caratteristiche della materia prima. Questo metodo produttivo genera polimeri di molecole di glucosio i cui legami chimici α(1-2) e α(1-6) rendono BioEcolians® indigeribile a livello intestinale, consentendone così la fermentazione da parte del microbiota intestinale. Due studi in vivo8,9 hanno dimostrato che BioEcolians® viene fermentato completamente dalla flora intestinale, principalmente da Bifidobatteri e Bacteroides. BioEcolians®, oltre a promuovere selettivamente la crescita e l’attività di batteri eubiotici, stimola la produzione di acidi grassi a catena corta e la produzione di β-defensina 2, peptide antimicrobico notoriamente attivo nel contrastare la colonizzazione da parte di batteri patogeni10.
  • Estratto mineralizzato da Lithothamnium: complesso multiminerale contenente soprattutto calcio citrato malato, derivante dalla lavorazione delle alghe calcificate della specie Lithothamnium calcareum. Quest’alga, sostenibilmente raccolta al largo della costa settentrionale dell’Islanda, funge da carrier protettivo per i probiotici assunti ed è una fonte di calcio, minerale che concorre alla normale funzione degli enzimi digestivi. Inoltre, alcuni studi ne hanno evidenziato l’attività inibitoria nei confronti di alcune citochine e chemochine pro-infiammatorie, quali IFN-γ e TNF-α11.
  • Acido ialuronico: già apprezzato per la sua capacità di favorire la riparazione tissutale, questa molecola esplica numerosi effetti utili ai batteri lattici, promuovendone in particolare la crescita, l’adesione alla mucosa intestinale e la produzione di batteriocine12.

Triobiotix 360® è stato formulato utilizzando l’innovativa tecnologia di confezionamento in bustine T-win, che consente di conservare i probiotici separandoli dagli altri principi attivi, in modo da garantirne la vitalità e la stabilità.

 

I risultati di uno studio clinico

Un importante criterio guida nella scelta di un probiotico è la disponibilità di letteratura scientifica. In particolare, Triobiotix 360® è stato oggetto di uno studio clinico osservazionale retrospettivo e multicentrico di fase 4 coordinato da 40 medici di famiglia e condotto su 535 pazienti di età superiore a 18 anni, selezionati da una popolazione complessiva di 6123 soggetti con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e prevalente meteorismo (Fig. 1)13.

 

 

Lo studio era finalizzato a valutare l’efficacia di Triobiotix 360® nel migliorare la sintomatologia e la qualità di vita (endpoint primario), nonché le possibili variazioni del profilo lipidico e glicemico (endpoint secondari), alla luce della nota relazione indipendente tra IBS, ipertrigliceridemia e sindrome metabolica. Come stabilito dal protocollo di ricerca, i pazienti hanno assunto 1 bustina T-win al giorno di Triobiotix 360, a stomaco vuoto, per 30 giorni.

L’analisi dei dati ha evidenziato una riduzione di meteorismo, tensione addominale, flatulenza e tenesmo e dunque un’attenuazione complessiva dei disturbi associati a IBS, in termini sia di prevalenza sia di intensità (Fig. 2).

 

 

Questo effetto è stato riscontrato in tutte le classi di severità, ma va sottolineato che dopo il trattamento più della metà dei pazienti con sintomatologia iniziale di grado severo ha riportato un miglioramento. Tale beneficio a livello clinico ha trovato riscontro anche nella percezione di benessere, espressa dai pazienti e dai medici curanti su scala Likert (Tab. 1). L’efficacia di Triobiotix® è inoltre risultata simile nei due sessi, anche se all’inizio dello studio le donne avevano riportato un impatto più gravoso dei disturbi.

 

 

 

Relativamente al profilo lipidico non si sono osservate variazioni statisticamente significative, a eccezione della riduzione della trigliceridemia, pari in media a 20 mg/dl, nei soggetti che all’inizio dello studio avevano presentato livelli superiori a 150 mg/dl. Per quanto riguarda invece la glicemia, benché non siano stati reclutati pazienti diabetici, si è registrata una riduzione significativa (da 96,31 ± 14,79 mg/dl a 93,11 ± 14,66). Questi due ultimi risultati erano del tutto inattesi e ampliano per così dire lo spettro di efficacia di questo nutraceutico, concepito come un modulatore non soltanto del microbiota ma anche del benessere intestinale ed evidentemente in grado di orientare favorevolmente l’assetto metabolico.

 

Considerazioni conclusive

L’imminente futuro prospetta degli straordinari sviluppi: basti pensare che i big data forniti dalle scienze omiche, dallo studio sui meccanismi molecolari alla base del dialogo tra microbiota e organismo ospite e dall’analisi sull’interazione microbiota/esposoma (inteso come risultante additiva dei fattori ambientali) permetteranno un approccio diagnostico e verosimilmente terapeutico altamente personalizzato a numerose disfunzioni e malattie gastrointestinali, alcune delle quali probabilmente non ancora del tutto inquadrate nella loro complessità ed eterogeneità fisiopatologica. Al di là del progresso delle conoscenze, però, il concetto di benessere intestinale rimarrà quale comun denominatore di riferimento, ossia come obiettivo ideale a cui tendere sia nella gestione integrata di alterazioni patologiche sia nella preservazione dell’eubiosi, presupposto rivelatosi essenziale nel più ampio contesto di mantenimento dello stato di salute di ogni individuo.

Triobiotix 360®, in considerazione della sua formulazione che conferisce una valenza multitarget, può dunque essere considerato come un integratore alimentare avanzato e in linea con le nuove frontiere della ricerca clinica, sempre più attenta e impegnata in una sintesi ragionata di trattamenti selettivi e strategie complementari di modulazione, in particolare immunologica e metabolica.

 

Bibliografia

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