Medicina di Famiglia e Specialistica
Psichiatria

Nuove strategie per migliorare i sintomi cognitivi nella schizofrenia

4 Ott 2022

da Evidence Based Psychiatric Care , Organo Ufficiale della SIP, Società Italiana di Psichiatria

Stefano Barlati1,2, Cassandra Ariu1, Anna Ceraso1, Giacomo Deste1,2, Gabriele Nibbio2, Antonio Vita1,2

1 Dipartimento di Salute Mentale e Servizi per le Dipendenze, ASST Spedali Civili di Brescia, Brescia, Italia; 2 Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, Università di Brescia, Brescia, Italia

 

Abstract

Il deterioramento cognitivo ha un ruolo chiave nell’esito della schizofrenia: sia i deficit neurocognitivi, sia i deficit cognitivi sociali sono correlati a una grave disabilità funzionale. In effetti, i deficit cognitivi sembrano spiegare il 20-60% della variazione delle funzioni quotidiane. Al fine di ripristinare i deficit cognitivi nella schizofrenia, sono stati sviluppati differenti approcci farmacologici e non. Se gli interventi farmacologici includono trattamenti approvati e molecole in fase di studio, gli interventi non farmacologici includono il rimedio cognitivo, tecniche di stimolazione cerebrale non invasive e attività fisica. L’obiettivo della seguente rassegna narrativa è quello di fornire una panoramica completa degli attuali trattamenti disponibili per il deterioramento cognitivo nella schizofrenia, concentrandosi sui trattamenti farmacologici e sulle tecniche di recupero cognitivo. Il nostro intento è quello di accrescere la conoscenza relativa al tema e comprendere i principi e la metodologia di questi interventi, evidenziando anche le prove della loro efficacia. I risultati dimostrano che sono stati raggiunti esiti promettenti in questo campo, ma sono necessarie ulteriori ricerche per lo sviluppo di trattamenti specifici per migliorare i sintomi cognitivi nella schizofrenia.

Parole chiave: antipsicotici, funzione cognitiva, rimedio cognitivo, recupero, schizofrenia, trattamento

 

Introduzione

Negli ultimi decenni, il deterioramento cognitivo è stato registrato in maniera costante nei pazienti affetti da schizofrenia. La disabilità neurocognitiva compare precocemente durante il corso della malattia, anche nelle fasi prodromiche, e questi deficit sono ampiamente presenti in diversi stadi della patologia, sia nei pazienti, sia nei pazienti che nei loro familiari di primo grado. Nel 2004, il progetto Measurement and Treatment Research to Improve Cognition in Schizophrenia (MATRICS) ha identificato sette domini cognitivi distinti che risultano compromesse nei pazienti affetti da schizofrenia: velocità di elaborazione, attenzione/vigilanza, memoria di lavoro, apprendimento verbale e visivo, ragionamento e risoluzione di problemi e cognizione sociale. Inoltre, nel terzo incontro del progetto Cognitive Neuroscience Treatment Research to Improve Cognition in Schizophrenia (CNTRICS) è stato chiarito che sei settori dei domini cognitivi sono danneggiati nei pazienti con schizofrenia: percezione, memoria di lavoro, attenzione, funzioni esecutive, memoria a lungo termine e cognizione sociale. Per quanto riguarda i deficit cognitivi sociali, essi comprendono deficit nel riconoscimento degli affetti facciali, nella percepire e interpretare i segnali sociali, nella teoria della mente (ToM) e nella capacità di fare attribuzioni causali appropriate per gli eventi. Diversi studi hanno dimostrato che sia i deficit neurocognitivi che quelli cognitivi sociali sono tra le cause principali di gravi disabilità funzionali nei pazienti affetti da schizofrenia e sono anche correlati a un esito peggiore del disturbo.

 

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