Medicina di Famiglia e Specialistica
Psichiatria

Migliorare il trattamento dei disturbi alimentari: spunti e sfide dal Centro Residenziale Regionale “Mariconda” di Salerno

14 Ott 2024
disturbi-alimentari

da Italian Journal of Psychiatry, Organo Ufficiale della SIP, Società Italiana di Psichiatria

 

 

Abstract

Obiettivi. I disturbi alimentari sono condizioni psicologiche gravi che causano notevoli danni alla salute fisica e mentale. Hanno alti tassi di mortalità e di suicidio e molti individui affetti non ricevono un trattamento adeguato.
Questo studio si è proposto di valutare i risultati preliminari del trattamento multidisciplinare e integrato fornito presso il Centro Residenziale Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare “Mariconda” di Salerno. L’obiettivo è stato quello di valutare l’impatto di questo trattamento sui pazienti con Disturbi del Comportamento Alimentare, considerando diversi fattori clinici, antropometrici e psicopatologici.
Metodi. Lo studio ha utilizzato un approccio integrato, impiegando scale di valutazione standardizzate come SCL-90, BUT, CIA, EDI-3, EDE-Q e EDS per misurare i miglioramenti. Il campione comprendeva 31 pazienti che avevano completato il programma residenziale da gennaio 2022 a dicembre 2023. Le valutazioni sono state condotte all’inizio (T0) e alla fine (T1) del programma. Per analizzare la significatività statistica degli effetti del trattamento è stato utilizzato il test ANOVA a una via.
Risultati. Sono stati osservati miglioramenti significativi in varie forme. Le valutazioni psicopatologiche hanno indicato una riduzione dell’ansia, della depressione e dei sintomi ossessivo-compulsivi. La compromissione clinica e i disturbi dell’immagine corporea sono diminuiti notevolmente. Si è registrata una riduzione sostanziale della sintomatologia del disturbo alimentare, comprese le abbuffate e i comportamenti restrittivi. Inoltre, è stato registrato un miglioramento significativo ed estremamente rilevante dell’indice di massa corporea.
Conclusioni. I risultati suggeriscono che l’approccio terapeutico multidisciplinare e integrato di “Mariconda” sia molto efficace nella gestione dei disturbi alimentari. I risultati sottolineano l’importanza di una cura completa per affrontare i bisogni complessi di questa popolazione. Le ricerche future dovrebbero includere campioni più ampi e un follow-up a lungo termine per convalidare ulteriormente questi risultati e migliorare le strategie di trattamento.

 

Introduzione

I disturbi dell’alimentazione (DE) sono stati definiti come “caratterizzati da un disturbo persistente dell’alimentazione o del comportamento correlato all’alimentazione che si traduce in un’alterazione del consumo o dell’assorbimento del cibo e che compromette in modo significativo la salute o il funzionamento psicosociale”. Il DSM-5 ha riorganizzato la classificazione dei DE collocandoli nel capitolo “Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione”, integrando i cambiamenti rispetto al precedente DSM-IV-TR. Include nuovi disturbi come il disturbo da evitamento/restrizione nell’assunzione di cibo (ARFID), il disturbo da ruminazione e la pica, che in precedenza erano classificati tra i disturbi dell’infanzia, ma che ora fanno parte di un capitolo unificato sia per l’infanzia che per l’età adulta. Il DSM-5 comprende anche l’anoressia nervosa (AN), la bulimia nervosa (BN), il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) e altri disturbi non specificati.

 

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