Medicina di Famiglia e Specialistica
Salute e sanità

La prospettiva della comunicazione dalla Medicina generale

1 Set 2022

Intervista a Giuseppe Ventriglia

a cura di Piercarlo Salari, pediatria e divulgatore medico scientifico – Milano

 

 

 

In Medicina, forse ancor più rispetto ad altre attività, la comunicazione è un fulcro essenziale non soltanto nell’interscambio e nel confronto di dubbi, opinioni, esperienze e valutazioni decisionali tra colleghi, ma anche in quella componente ineludibile dell’esercizio professionale costituita dal rapporto con il paziente. Un paziente che oggi dispone di molteplici risorse informative ma non per questo meno bisognoso di un tempo di essere guidato e di decidere il proprio percorso clinico condividendo in maniera ragionata le proprie esigenze e i propri orientamenti con il clinico. D’altra parte è cambiato lo scenario epidemiologico, oggi sempre più dominato da malattie croniche e invalidanti, per le quali acquista maggior rilevanza la sensibilizzazione alla prevenzione e a un corretto stile di vita.

In occasione del 150° Anniversario di attività di Pacini Editore abbiamo affrontato questo tema importante sottoponendo alcune domande al dott. Giuseppe Ventriglia, socio fondatore della SIMG (che quest’anno compie 40 anni), nella quale ha ricoperto le cariche di componente del Direttivo nazionale, di Direttore scientifico della Rivista e di responsabile nazionale dell’area Formazione. Il dott. Ventriglia svolge tuttora l’attività di medico di famiglia ed è responsabile nazionale dell’area Formazione della SIMG, Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie.

 

Dal medico condotto di storica memoria al medico di famiglia attuale… com’è cambiato lo stile della comunicazione scientifica?

Beh… è cambiato in modo molto profondo! Innanzitutto sono cambiati gli strumenti di diffusione della comunicazione scientifica. Io mi sono laureato nel 1975 ed ho preparato la mia tesi di laurea consultando l’Index Medicus, ossia dei volumi cartacei che riportavano, anno per anno, gli articoli pubblicati sulle poche riviste internazionali allora disponibili… articoli che poi cercavo affannosamente nella biblioteca scientifica universitaria di Torino. Oggi le biblioteche virtuali presenti sul Web (Pubmed, ma non solo) consentono in tempo reale di accedere a milioni e milioni di lavori scientifici pubblicati sulle riviste di tutto il mondo. Poi è cambiata la modalità di fruizione delle informazioni scientifiche. Fino a qualche anno fa le enciclopedie ed i manuali “duravano” anni, oggi la velocità con cui il mondo della ricerca fornisce nuove conoscenze è tale che è talvolta anche troppo lungo il tempo che trascorre tra l’invio di un lavoro scientifico ad una Rivista e la sua pubblicazione.

 

Dalla consistenza della “vecchia” carta al mondo virtuale dei new media: svolta epocale o transizione senza soluzione di continuità?

Io ho avuto la possibilità di vivere in prima persona il passaggio dalla “vecchia” carta ai new media. Ho iniziato a metà degli anni ’80, presso la UTET di Torino, le mie prime esperienze da redattore della Rivista della SIMG, la Società Italiana di Medicina Generale, che poi avrei diretto per molti anni. Erano i tempi in cui la rivista veniva confezionata con le forbici e la colla, usando le strisce di carta stampate partendo dalle righe di piombo per comporre le pagine. E la lavorazione durava settimane. Sembra di parlare della preistoria, eppure in meno di 40 anni l’editoria digitale ha consentito di passare con grande velocità dai testi degli Autori agli strumenti di diffusione dell’informazione scientifica, che si tratti di carta stampata o di editoria web-mediata.

 

Di che cosa ha più bisogno il medico di oggi e che cosa si aspetta dagli editori scientifici?

Come ho già accennato prima, la tempestività di diffusione dell’informazione scientifica, che si tratti di risultati di ricerche “di base” o di trial clinici, è a mio parere essenziale. Lo abbiamo visto anche all’inizio della pandemia di Covid-19. Un editore deve pertanto dedicare notevole impegno a uno stretto e costante monitoraggio del panorama scientifico e selezionare elementi e notizie in considerazione dei rispettivi risvolti sulla pratica clinica e dei bisogni formativi e informativi del medico.

 

Come si prospetta il futuro della comunicazione al medico tra newsletter, ebook, FAD e contenuti multimediali?

In aggiunta a quanto poc’anzi affermato, mi aspetto dagli editori medico-scientifici un forte impegno a creare strumenti differenziati nella forma, ma anche negli obiettivi e nei contenuti. Personalmente credo molto ai progetti “blended”, accuratamente preparati per fornire con ogni strumento prodotti diversi: informazione “generalista”, aggiornamento, formazione.

 

Quali sono a suo parere gli elementi che differenziano e qualificano i servizi di un editore?

Gli elementi che ritengo discriminanti sono la tempestività, l’autorevolezza delle fonti e complessivamente la qualità dei prodotti editoriali. In definitiva il medico di famiglia si trova nella condizione di dover presidiare numerose aree e discipline, che dalla clinica si spingono a molti ambiti, quali per esempio politica sanitaria, psicologia, medicine complementari, strategie di prevenzione, normative e farmacoeconomia, e di interfacciarsi con un ampio ventaglio di professionisti. Questa necessità si traduce in un impegno costante di ricerca e selezione delle informazioni. Proprio questo delicato compito può essere agevolato e sostenuto da servizi editoriali al passo con i tempi perché pensati proprio con questa finalità, in una logica di sintesi, interdisciplinarietà, trasversalità, fruibilità, aggiornamento e autorevolezza di fonti e contenuti.

 

 

Scarica il pdf dell’intervista

 

Guarda il video

 

Le informazioni che si trovano in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la consultazione con il proprio medico.

Pacini Editore Srl
via Gherardesca 1, 56121 Pisa • cod.fisc, p.iva, reg.imp.prov.pi 00696690502 • Cap.soc.iv. 516.000 euro
Copyright © 2015. All Rights Reserved.
Cookie Policy | Privacy policy | Politica della Qualità Ambiente e Sicurezza