Medicina di Famiglia e Specialistica
Malattie respiratorie

I target della gestione del paziente con BPCO: riacutizzazioni, mortalità e triplice terapia

11 Feb 2022

da Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio, Rivista ufficiale dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS)

 

Abstract

La BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) rappresenta una delle principali cause di mortalità, con un importante impatto personale, sociale e farmaco-economico. Nella storia naturale della malattia le riacutizzazioni svolgono un ruolo fondamentale, visto che peggiorano la qualità di vita, il declino della funzionalità respiratoria e incidono pesantemente sulla mortalità. Il trattamento farmacologico può avere un impatto positivo sulla malattia, poiché è in grado di migliorare i sintomi, la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni, la tolleranza all’esercizio e lo stato generale di salute complessivo. I farmaci disponibili per il trattamento della BPCO comprendono i broncodilatatori (antagonisti muscarinici – LAMA, ed i β-agonisti – LABA) e gli steroidi inalatori (ICS). Il documento internazionale di riferimento GOLD consiglia inizialmente l’uso di un singolo broncodilatatore e il successivo passaggio, nel caso non sia ottimale il controllo dei sintomi e/o delle riacutizzazioni, a una duplice terapia in combinazione fissa di LABA/LAMA oppure di LABA/ ICS. Per i pazienti trattati con duplice terapia che continuano ad avvertire un importante peso sintomatologico e frequenti riacutizzazioni, si consiglia uno step-up verso la triplice terapia (ICS/LABA/LAMA).
Una nuova triplice terapia, con un nuovo inalatore (Aerosphere) che prevede la somministrazione di budesonide/glicopirrolato/formoterolo fumarato (BGF) ha dimostrato in due studi clinici randomizzati, controllati, in doppio cieco, di ridurre in modo significativo le riacutizzazioni rispetto alla duplice terapia con glicopirrolato/formoterolo fumarato (GFF). L’aspetto innovativo riguarda la mortalità. Il metodo di analisi intention-to-treat ha dimostrato che il rischio di mortalità con BGF 320 era significativamente più basso rispetto a GFF (hazard ratio 0,51; 95% intervallo di confidenza 0,33-0,80; P = 0,0035). L’impatto sulla mortalità risulta di fondamentale importanza e potrebbe cambiare completamente la percezione sulla terapia inalatoria della BPCO.

Introduzione

La BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una malattia progressiva, caratterizzata dalla presenza di sintomi respiratori persistenti, quali dispnea, tosse produttiva e frequenti riacutizzazioni. Questa malattia costituisce uno dei principali problemi di salute pubblica, visto che riguarda circa il 10% della popolazione adulta, con una incidenza in continuo incremento a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’esposizione a fattori di rischio. La BPCO continua a costituire, inoltre, una delle principali cause di mortalità con un importante impatto personale, sociale e farmacoeconomico. Nella storia naturale della BPCO le riacutizzazioni svolgono un ruolo fondamentale, visto che peggiorano la qualità di vita, il declino della funzionalità respiratoria e incidono pesantemente sulla mortalità.

Il trattamento farmacologico della BPCO può avere un impatto positivo sulla malattia, poiché è in grado di migliorare i sintomi, la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni, la tolleranza all’esercizio e lo stato generale di salute complessivo 1. I farmaci disponibili per il trattamento della BPCO comprendono i broncodilatatori a breve durata d’azione, i broncodilatatori a lunga durata d’azione come gli antagonisti muscarinici (LAMA) e i β-agonisti (LABA), ed infine gli steroidi inalatori (ICS). Il documento internazionale di riferimento GOLD consiglia, dopo una corretta diagnosi funzionale e clinica, una iniziale strategia terapeutica che tenga conto di due parametri di scarso controllo della malattia: i sintomi e le riacutizzazioni. La strategia iniziale prevede l’uso di un singolo broncodilatatore e il successivo passaggio, nel caso non sia ottimale il controllo dei sintomi e/o delle riacutizzazioni, a una duplice terapia in combinazione fissa di LABA/LAMA oppure di LABA/ICS.

Per i pazienti trattati con duplice terapia che continuano ad avvertire un importante peso sintomatologico e frequenti riacutizzazioni, lo stesso documento considera un passaggio ad un diverso inalatore, a diverse molecole, oppure uno step-up verso la triplice terapia (ICS/LABA/LAMA).

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