Medicina di Famiglia e Specialistica
Malattie respiratorie

Applicazione della radiomica nelle patologie dell’apparato respiratorio

14 Ott 2024

da Rassegna di Patologia dell’Apparato Respiratorio, Rivista ufficiale dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO – ITS)

 

Le patologie polmonari rappresentano un ambito di notevole interesse nell’analisi radiomica, in un’era caratterizzata da straordinari progressi tecnologici facilitati dall’impiego di algoritmi di intelligenza artificiale (IA) applicabili alla scienza medica. Questi algoritmi avanzati potrebbero consentire un significativo miglioramento nella diagnosi precoce, nella stadiazione e nella gestione terapeutica dei pazienti, grazie all’estrazione di parametri matematici integrabili ai dati clinico-funzionali e laboratoristici del paziente. Le tecniche convenzionali di analisi delle immagini radiologiche, fondate sull’interpretazione visiva, presentano limitazioni significative nella rilevazione di minimi e sottili cambiamenti tissutali e nella precisa quantificazione delle caratteristiche intrinseche della patologia in esame. Queste restrizioni persistono nonostante l’uso di apparecchiature avanzate e altamente sofisticate, come i tomografi multidetettore ed i tomografi di ultima generazione di RM ad alto campo. La radiomica, nata dalla ibridazione dei termini “radio” ed “omica”, rappresenta un approccio innovativo per l’analisi integrata e approfondita delle immagini mediche. Utilizza metodi matematici computerizzati basati su funzioni statistiche, che vengono integrati con dati clinici, laboratoristici e funzionali, per valutare indagini diagnostiche come la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM) e la PET-TC. Questo approccio consente di estrarre informazioni quantitative che non sarebbero visibili tramite un’analisi visiva convenzionale, identificando nuovi biomarcatori diagnostici potenzialmente predittivi degli esiti clinici con l’obiettivo di migliorare il percorso diagnostico-terapeutico del paziente. La radiomica offre una visione “oltre i limiti dell’occhio umano”, affiancando alla valutazione visiva immediata e di impatto (fenotipo) una valutazione più approfondita e complessa, caratterizzata da numerosi biomarcatori ancora in fase di definizione e validazione (endotipi computerizzati). Il suffisso “omica” è associato a varie discipline bio-molecolari come genomica, proteomica e metabolomica, che estraggono informazioni da geni, molecole, proteine e tessuti, integrandosi in una valutazione multiparametrica clinica altamente avanzata. La radiomica, combinata con l’intelligenza artificiale, si propone quindi come uno strumento capace di fornire una valutazione diagnostica più precisa della malattia in esame, oltre a offrire supporto nella valutazione della risposta al trattamento.

 

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