Medicina di Famiglia e Specialistica
Psichiatria

Anedonia nell’anoressia nervosa: una revisione narrativa

15 Mar 2024
anoressia

da Journal of Psychopathology – Giornale di Psicopatologia

 

Abstract

L’anedonia, definita come la perdita del piacere o la mancanza di reattività agli stimoli piacevoli, è associata alla depressione, alla schizofrenia e anche all’anoressia nervosa (AN). L’incapacità di provare piacere ha le sue basi biologiche nel sistema mesolimbico della dopamina ed è fortemente implicata nel rischio di una serie di comportamenti di dipendenza. In questo articolo descriviamo i principali questionari per la valutazione dell’anedonia e passiamo in rassegna le evidenze della letteratura sulla sintomatologia anedonica nei pazienti con diagnosi di AN. Questa revisione narrativa, in accordo con la letteratura precedente, getta luce sull’importanza di considerare l’anedonia come un biomarcatore fenotipico e suggerisce di implementare lo sviluppo di trattamenti mirati.

 

Introduzione

L’anedonia, definita come l’incapacità o la ridotta capacità di provare piacere, è stata descritta per la prima volta nel secolo scorso come sintomo di depressione. La ricompensa induce sensazioni soggettive di piacere o stati emotivi positivi che promuovono l’avvicinamento agli stimoli piacevoli, i comportamenti di consumo e il mantenimento dei comportamenti gratificanti. L’anedonia può derivare da compromissioni in diverse fasi dell’elaborazione della ricompensa, tra cui il desiderio di ricompensa, l’anticipazione del piacere, lo sforzo per raggiungere il piacere, il consumo del piacere, l’apprendimento da stimoli gratificanti. L’esperienza del piacere può essere indotta da stimoli istintuali (ad esempio, cibo, sesso) e non istintuali (ad esempio, fotografia, lettura); i primi rappresentano ricompense “primarie” (ricompense intrinseche), mentre i secondi sono ricompense secondarie (senza ricompensa intrinseca in sé e per le quali il valore della ricompensa deve essere appreso).

È stato riscontrato che l’anedonia è un sintomo centrale di diversi disturbi neuropsichiatrici, tra cui il disturbo depressivo maggiore, la schizofrenia, il disturbo bipolare, il disturbo ossessivo compulsivo, il morbo di Parkinson, i disturbi alimentari e i comportamenti disadattivi. L’anedonia è associata anche a molteplici comportamenti negativi per la salute, come il fumo, l’uso di droghe illecite e la scarsa attività fisica, anche in assenza di disturbi psichiatrici. In linea con l’approccio dei Research Domain Criteria, l’anedonia di stato può essere misurata e studiata come un tratto psicopatologico dimensionale. Inoltre, l’anedonia può essere considerata un tratto di personalità stabile, in grado di predire la futura psicopatologia.

Recentemente, il ruolo dell’anedonia nei disturbi alimentari è stato enfatizzato a causa dell’evidenza sempre più frequente di alterazioni nell’elaborazione della ricompensa in questi disturbi.

 

CONTINUA A LEGGERE

 

 

Le informazioni che si trovano in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la consultazione con il proprio medico.

Pacini Editore Srl
via Gherardesca 1, 56121 Pisa • cod.fisc, p.iva, reg.imp.prov.pi 00696690502 • Cap.soc.iv. 516.000 euro
Copyright © 2015. All Rights Reserved.
Cookie Policy | Privacy policy | Politica della Qualità Ambiente e Sicurezza