Gestione clinica della Psoriasi

Per il medico di medicina generale e lo specialista ambulatoriale


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Descrizione

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Gruppo di lavoro

Luigi Naldi – USC Dermatologia, Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Bergamo

Paola Pini – Medico di Medicina Generale, specialista in Dermatologia

Giampiero Girolomoni – Presidente Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie

Sessualmente Trasmesse (SideMast) Dermatologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata e Università di Verona

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Introduzione

La psoriasi è una malattia infiammatoria, immuno-mediata della pelle (ma non solo, come vedremo). Malattie di altri organi, come il cuore o i reni, sono considerate con grande serietà perché possono mettere a repentaglio la vita. Alla pelle, al contrario, non viene data talvolta molta importanza. Eppure, la pelle è l’organo che più direttamente concorre a definire l’immagine del corpo e a influenzare la rete di relazioni sociali. Abbiamo memoria da secoli passati di un processo di stigmatizzazione delle persone sofferenti di pelle, fossero esse l’ulceroso o il lebbroso. Questo atteggiamento persiste, in forme velate, anche ai nostri giorni. Non si può sottovalutare la grande responsabilità cui è chiamato il medico che affronta la gestione clinica di una malattia della pelle come la psoriasi: offrire al proprio paziente un percorso di cura che, controllando la malattia psoriasica, permetta una vita personale e una realizzazione sociale il più possibile soddisfacenti. Tale responsabilità è stata recepita dalla recente risoluzione della 67a Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che sottolinea la necessità di un inquadramento della psoriasi nell’ambito del complesso delle strategie per malattie croniche non trasmissibili, incoraggiando gli Stati Membri a intraprendere maggiori iniziative al riguardo e riconoscendo l’impatto psicosociale della malattia, che condiziona le scelte lavorative e la carriera di chi ne è affetto, ma anche le sue sfere più intime e personali. Nonostante gli enormi progressi degli ultimi anni nello sviluppo di trattamenti efficaci, non esiste una “cura” definitiva per la psoriasi e la scelta di trattamento dipende da considerazioni relative alla gravità della malattia in un determinato momento, al grado di efficacia e sicurezza dei trattamenti disponibili, alle caratteristiche e preferenze dei pazienti, inclusa la risposta a precedenti trattamenti, ai costi diretti e indiretti del trattamento e all’organizzazione del sistema sanitario. È evidente come la gestione del paziente non possa limitarsi alla prescrizione di un farmaco ma riguardi, tra gli altri, aspetti organizzativi, come la presenza o meno di un servizio specialistico dedicato, l’educazione/informazione del paziente, la collaborazione strutturata con la medicina del territorio e con altri specialisti. Gli esiti finali rappresentano pertanto il risultato dell’insieme delle attività messe in atto per la gestione clinica e la “presa in carico” del paziente e derivano dall’interazione con fattori di tipo culturale, sociale e organizzativostrutturali.

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