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Medicina generale

Diarrea del viaggiatore: come evitarla

21 Lug 2016

La diarrea del viaggiatore è la malattia più comune che può colpire in viaggio. Colpisce ogni anno fra il 20 e il 30 per cento dei viaggiatori internazionali, circa 10 milioni di persone. L’elemento più importante del rischio è la destinazione del viaggio. Le destinazioni a rischio più elevato sono i paesi in via di sviluppo dell’America Latina, dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia.

È pertanto sempre consigliabile, in viaggio, fare attenzione alle 3 F (fingers, flies, food) e cioè lavare frequentemente e accuratamente le mani, evitare locali le cui condizioni igieniche lasciano a desiderare e non consumare cibi di cui non si è sicuri, oltre a effettuare un’adeguata disinfezione dell’acqua.

 

Come scegliere i cibi e le bevande?

  • per bere e lavare i denti utilizzare bevande sigillate
  • preferire l’acqua gassata
  • far bollire l’acqua per renderla potabile
  • evitare i succhi di frutta artigianali
  • tè, caffè, birra e vino sono sicure se in bicchieri puliti
  • non aggiungere cubetti di ghiaccio
  • per raffreddare le bevande immergere le bottiglie in acqua ghiacciata
  • asciugare e pulire le lattine prima di aprirle
  • mangiare frutta solo se con buccia
  • evitare le verdure crude
  • non mangiare gelati, formaggi freschi, pesci e carni crude
  • lo yogurt è sicuro perché fermentato
  • tutti i tipi di pane sono sicuri
  • la presenza di spezie non aumenta la sicurezza dei cibi
  • evitare ostriche, molluschi e frutti di mare. Attenzione a pesci e crostacei
  • evitare contatto tra cibi crudi e cotti
  • se si mangiano cibi in scatola controllare il colore e l’odore
  • negli ambienti tropicali controllare attentamente gli ambienti, se li vedete con mosche o animali, cambiate aria
  • non acquistare dagli ambulanti cibi e bevande non sigillati.

 

La diarrea del viaggiatore compare, generalmente, nei primi giorni del soggiorno (raramente può manifestarsi al rientro dal viaggio) e si risolve spontaneamente nel giro di 2-5 giorni. Si possono avere anche più episodi nel corso della permanenza all’estero. La manifestazione viene definita lieve se si hanno meno di 3 scariche quotidiane senza altri disturbi, moderata quando le evacuazioni variano da 4 a 10, grave se le scariche sono più di 10 o se è presente sangue nelle feci. Nelle forme moderata e grave si associano crampi addominali, tenesmo rettale, febbre (a volte anche elevata), nausea, vomito, profonda spossatezza e malessere generale.

 

Norme igieniche

  • Lavarsi spesso le mani
  • Lavarsi i denti con l’acqua minerale

 

Attenti alla disidratazione!

Farmaci e prevenzione

In presenza di diarrea può essere utile l’assunzione di un astringente quale la diosmectite o il racecadotril. Gli antibiotici devono essere somministrati dal medico.

Nella prevenzione della diarrea del viaggiatore, soprattutto se ci si reca in Turchia e nel Nord Africa, si è rivelata efficace l’assunzione di probiotici.
Per ridurre il dolore e gli spasmi addominali si può ricorrere o a un antispastico o, se si preferiscono dei metodi naturali, all’olio di menta piperita che ha mostrato una certa efficacia nei confronti dei crampi intestinali. Occorre non esagerare con i farmaci antispastici.

 

Download gratuito di approfondimento, pubblicato su SIMG 3/2016

A cura di Silvia Maculan

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