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Interviste

Acido ialuronico e lavaggi nasali, scopriamone di più

10 Nov 2017
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L’acido ialuronico (HA) è un polisaccaride naturale, formato da una catena lineare di particelle di acido glucuronico ed N-acetilglucosamina. Viene sintetizzato dalle ghiandole sierose della sottomucosa ed è un importante componente della matrice extracellulare del tessuto connettivo, del liquido sinoviale, del tessuto mesenchimale embrionale, dell’humour vitreo, della pelle e di molti altri organi e tessuti del corpo umano.

Da oltre 5 anni, un gruppo di ricercatori e clinici universitari specialisti in varie discipline (otorinolaringoiatria, allergologia, ortopedia, bio-ingegneria, odontostomatologia e pediatria) che fa capo all’Area di Otorinolaringoiatria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, studia gli effetti dell’acido ialuronico “oltre” la medicina estetica, approfondendone le caratteristiche biochimiche e terapeutiche nei diversi settori.

Per valutare il ruolo terapeutico oltre che preventivo dell’acido ialuronico nelle infezioni delle alte vie respiratorie in pediatria, il Gruppo Multidisciplinare coordinato dal prof. Manuele Casale, otorinolaringoiatra dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha pubblicato a marzo 2016 una “systematic review” sull’International Journal of Pediatric Otorhinolaryngology dove ha cercato di far chiarezza su cos’è l’acido ialuronico, su quali sono le sue proprietà terapeutiche e profilattiche documentate in letteratura, sul suo impiego nel trattamento e prevenzione delle infezioni delle alte vie respiratorie del bambino, nonchè sulle modalità di somministrazione.

A tal proposito la Dott.ssa Grimaldi, pediatra di base, intervista l’otorino prof. Casale.

La presenza dell’acido ialuronico in aggiunta alle soluzioni saline può favorire la crescita batterica?

Ad oggi in otorinolaringoiatria le soluzioni ipertoniche rappresentano un valido ausilio per la prevenzione della colonizzazione batterica nel tratto nasofaringeo e per il trattamento delle infezioni respiratorie. Attraverso un meccanismo noto come “idratazione osmotica”, tali soluzioni sono dei decongestionanti naturali in quanto favoriscono la rimozione di muco, un’azione meccanica di detersione delle cavità nasali e una riduzione dell’edema mucosale.
Da diversi anni alle soluzioni ipertoniche viene associata la contemporanea somministrazione di acido ialuronico, sia per aumentare la compliance da parte del paziente, rendendo il trattamento più tollerabile, sia per coadiuvare all’azione antiedemigena e antifiammatoria.
L’acido ialuronico, oltre alle già note azione antinfiammatoria, mucoregolatrice, antiedemigena e ristrutturante svolge un’azione batteriostatica la quale, creando una patina protettrice nella mucosa, impedisce la penetrazione di agenti patogeni e riduce la proliferazione di quelli già preesistenti. In letteratura tale associazione si è mostrata utile nel trattamento di infezioni acute (come il raffreddore e l’influenza), sinusiti croniche, rinite allergica stagionale e per la cura e la prevenzione delle otiti. Per tale motivo tale associazione si può ritenere efficace e sicura nel trattamento di infezioni respiratorie anche in quelle sostenute da microorganismi di origine batterica.

Come è meglio effettuare i lavaggi nasali nel neonato e nel bambino più grande? Quali informazioni dare a genitori che spesso ricevono questa prescrizione, ma non sempre hanno chiaro ciò che va fatto.

Per il neonato la cosa migliore da fare è avvolgerlo in un lenzuolino per contenerlo più dolcemente, metterlo su un  fianco, tenendo la testa di lato e ricordando sempre di compiere tutte le manovre con molta delicatezza e massima attenzione. Nel posizionare il bambino è molto importante mettere la testa più in basso rispetto alle braccia e al resto del corpo così che la soluzione raggiunga le cavità nasali correttamente. Inserire poi sempre con delicatezza il beccuccio del  faconcino contenente la soluzione nella narice superiore ed erogare per 4-5 secondi la soluzione: si vedrà defluire il liquido dalla narice opposta. Ripetere la stessa operazione girando il bambino sull’altro  fianco e ripetendo l’operazione nella narice opposta. Concludere il tutto pulendo il nasino con un fazzolettino asciutto.
I bambini più grandi possono fare i lavaggi nasali seduti utilizzando lo spray. Far sedere il bambino con la testa inclinata da un lato e leggermente in avanti, mai all’indietro. Inserire il beccuccio dello spray nella narice superiore, far effettuare un’ispirazione al bambino (se collaborante) ed erogare nella narice la soluzione per 4-5 secondi  finché non la si vede uscire dalla narice opposta. Ripetere la procedura dal lato opposto inclinando la testa dall’altro lato e procedendo con l’altra narice. Concludere facendo soffiare il naso al bambino per una pulizia completa e più efficace.

Quali i rischi o effetti collaterali di un uso improprio o troppo prolungato dell’ipertonica?

I lavaggi nasali sono sicuri e non ci sono segnalazioni di effetti collaterali gravi. In alcuni soggetti, soprattutto nei bambini più piccoli, possono causare modesto sconforto alle prime applicazioni con sensazione di ovattamento auricolare, bruciore della mucosa nasale e di rado epistassi. Sintomi che regrediscono una volta sospesa la terapia.
Gli effetti conseguenti ad un utilizzo prolungato di soluzione ipertonica sono stati registrati in pazienti affetti da  brosicistica, nei quali è necessaria la somministrazione in cronico per via inalatoria di ipertonica al 7%. Tali pazienti durante il trattamento riferivano una sintomatologia caratterizzata da tosse, irritazione faringea, alterazione del gusto (generalmente sapore salato), epistassi e talvolta broncospasmo. Uno studio condotto nel 2010 ha evidenziato come l’associazione di acido ialuronico alla soluzione ipertonica ha drasticamente ridotto tale sintomatologia sgradevole incrementando la compliance alla terapia e quindi un maggiore successo terapeutico.

L’acido ialuronico che viene messo in commercio è sintetico o di origine animale o umana?

L’acido ialuronico è una macromolecola polimerica ottenuta dalla condensazione di migliaia di unità disaccaridiche formate da due diversi tipi di zuccheri, l’acido glucoronico e l’N-acetilglucosammina, che si ripete nell’ambito della molecola per un elevatissimo numero di volte  fino a raggiungere pesi molecolari dell’ordine di alcuni milioni di Dalton. È largamente diffuso nel corpo umano e negli altri vertebrati, ma la sua presenza maggiore si riscontra nella matrice extra cellulare dei tessuti connettivi lassi. Oltre che nei vertebrati è presente in altre specie batteriche e animali, mentre è totalmente assente in funghi e piante.
Si tratta di una molecola che ha una struttura chimica identica sia che si trovi nei batteri, negli animali o negli esseri umani per questo motivo presenta una totale biocompatibilità. Inizialmente l’acido ialuronico veniva ottenuto con tecniche estrattive assai complesse a partire da tessuti animali come le creste di gallo, pelle dello squalo, dal funicolo ombelicale dei bovini con costi e tempi elevati che ne limitavano l’uso. Oggi grazie alla biotecnologia, è possibile ottenerlo in modo conveniente da una coltura batterica di Streptococcus zooepidemicus tramite un processo di biofermentazione e purificazione della durata di circa 7-9 giorni.
Questo ulteriore progresso ha portato ad una maggiore disponibilità di acido ialuronico sul mercato internazionale con conseguente diminuzione dei prezzi e possibilità di un impiego più vasto.

L’epistassi deve far interrompere qualunque terapia nasale? In particolare lavaggi anche con isotonica?

I fattori che possono indurre l’insorgenza di epistassi sono molteplici, per tale motivo il primo step da attuare è quello di individuare la causa scatenante e iniziare un trattamento terapeutico adeguato: generalmente si consiglia l’utilizzo di unguenti emostatici e la sospensione della terapia topica nasale sia in caso di trattamento con soluzione ipertonica sia con soluzione isotonica.
L’epistassi può talvolta rappresentare una conseguenza al trattamento prolungato o scorretto delle soluzioni ipertoniche, infatti in pazienti che soffrono di fragilità capillare ne è sconsigliato l’utilizzo.

 

Scarica l’approfondimento LAVAGGI NASALI
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